Già tempo fa Carlo Pastore ebbe occasione di commentare su queste stesse pagine un lavoro dei Grido De Rua, ed alla luce di questo loro “…Finchè resta lontano”, edito su KOB, non posso che dirmi d’accordo con le sue parole.
Il gruppo è capace e propone uno ska leggero e fresco, che si fa ascoltare con facilità e regala anche episodi molto piacevoli, come una versione in levare della famosa canzone di Fantozzi (“Orario e salario”). Il disco scorre via che è un piacere, e l’unica cosa che fa storcere il naso sono proprio i testi militanti che languono nel solito qualunquismo di certa sinistra, con idee consunte ripetute allo sfinimento. Che la nostra generazione sia in parte vittima di un lavaggio del cervello? A parte questo piede in fallo il disco merita, e gli appassionati troveranno un gruppo già capace e svezzato. Tentate di dargli almeno un ascolto.
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La recensione ...finchè resta lontano di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-08-05 00:00:00
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