Il lavoro di Denis Rossi sembra essere stato ideato e composto interamente in terra albionica
Che il mondo musicale dal quale Indigo Quest attinge a piene mani fosse quello del rock'n'roll d'oltremanica lo si era già capito ascoltando le sue pubblicazioni precedenti. Denis Rossi – ancora una volta mente unica dietro al progetto e colui che ne ha realizzato e mixato anche tutti i suoni – è tornato con un breve ep, che fin dal primo ascolto rimanda a uno stile marcatamente british con suoni puliti e richiami non certo velati ad una scena che negli ultimi anni ha avuto una ascesa molto marcata.
La struttura sonora e l'impostazione vocale di "Saturday Night" ci riporta indietro al 2006 e ad una piccola perla neo britpop firmata dai Fratellis, "Costello Music". Anche "What a Shame" prosegue su questa linea, arrivando ai suoni obnubilanti dei primi Arctic Monkeys, a Miles Kane solista e ai Last Shadow Puppets, ma anche ad una parte di ciò è venuto prima e che è, inevitabilmente, arrivato dopo di loro.
Continuando un percorso già intrapreso qualche anno fa dai fiorentini The Hacienda, il lavoro di Denis Rossi sembra essere stato ideato e composto interamente in terra albionica. L'unico dispiacere in questo caso, vista la durata lampo del disco, è che appena l'atmosfera comincia a scaldarsi si è già in dirittura d'arrivo.
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La recensione For the Kidz di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2018-07-16 00:00:00
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