Rock band emiliana, sanguigna e abbastanza grezza, pochi mezzi (niente elettronica) e molte idee per un sound rock/noise/punk che vale la pena ascoltare. Passano da pezzi tirati ("tormenti", "bambina atomica", "dammi un sogno breve")a lente ballate, anche abbastanza pop, dove la voce di Alessandra Gismondi sa forse esprimersi al meglio ("neil young", "acidi"). Dal vivo non mi avevano molto convinto, troppo lo-fi per i miei gusti, ma sul disco tutto funziona meglio, sia per la presenza degli archi (usano spesso viola, violino e violoncello), sia perchè nel cd c'è lozampino di Manuel Agnelli (Afterhours) che ne ha curato la produzione, riuscendo a bilanciare le forze e incanalandole nella giusta direzione.
I testi sono introspettivi e intimi, spesso visionari e un po' psichedelici,molto più vicini ai canoni americani che a quelli della musica italiana, bello l'inizio di "saliva" che ai primi ascolti può sembrare un po' forte: "io salivo su di te...".Il disco è del 1996 ma questa è una ristampa, uscita per la Mad Production, con l'aggiunta di due brani inediti ("frammenti", "sono esplosa").
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La recensione Bambina Atomica di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1998-11-21 00:00:00
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