Buon disco pop-rock per i VAT VAT VAT, le cui Vie offrono spunti e sviluppi interessanti
C'erano una volta i “Vanni&Troupe”, band emergente i cui lavori venivano selezionati per diventare colonne sonore in ambito televisivo; archiviata una prima demo autoprodotta, arriva la svolta nel 2016: il gruppo muta il nome in VAT VAT VAT e segna uno spartiacque importante finalizzato all'evoluzione artistica.
E arriviamo quindi al presente, che parla di una campagna di crowdfunding il cui successo ha dato la possibilità ai tre irpini di coronare il proprio sogno: “Vie” è il nome del long play che caratterizza il 2018, pubblicato per La Clinica/Manita Dischi. Otto brani “pensati e suonati” dal sodalizio, come specificato nei credits: tale scelta traspare fin dal primo ascolto, e si concretizza ai timpani attraverso un suono più maturo rispetto ai più recenti trascorsi, cosciente dei propri mezzi e di come trasmettere messaggi all'ascoltatore. Ho avuto il piacere di sentire live i VAT VAT VAT nel periodo promozionale dell'ep "Reazioni", e sacrificando un po' di casino c'è più spazio per i testi, per melodie che possono segnare concretamente una nuova voce nel panorama emergente italiano, grazie alle efficaci performance in studio.
Le vie tracciate dai VAT VAT VAT sono molteplici, impreziosite da confronti con artisti (Davide Petrella) e piccoli cammeo (come Sabba sulla coda di "Déjà-vu"), un disco ben equilibrato, ascoltabile e dalle inclinazioni positive. Bene così, perché la materia prodotta dalle idee è interessante e meritevole di quanti più chilometri sulle strade della musica.
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La recensione VIE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2018-04-12 00:00:00
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