Begli assoli, ma il songwriting è da migliorare...
Alternative rock dal buon piglio e buoni spunti, con tratti in cui le chitarre evolvono in qualcosa di più simile al math rock (la bella intro di “11”) e tanto noise. I Tiro sono un trio alternative rock pugliese, che in Senza Uscita raccontano questioni vicine e lontane alla band, abbracciando una visione pessimistica del mondo. Il suono, vera spina dorsale del disco, oscilla tra influenze italiane ed estere, di diversi generi e influenze.
Partendo con chitarre ruvide e graffianti, i Tiro si dichiarano influenzati da Afterhours, Verdena, Ministri o anche Vibrazioni e BSBE del panorama italiano, ma anche da band straniere come Biffy Clyro, Muse, Foo Fighters e Queens Of The Stone Age. Durante l’ascolto di “Senza Uscita”, un album in equilibrio tra spinte più hard rock (che fanno ripensare anche ai Linea 77) e momenti più acustici, tutti questi nomi emergono, dando all’intero album un buon piglio strumentale, costellato anche di begli assoli di chitarra. Resta da lavorare invece sulla voce (magari centellinando anche i vocalizzi dove non servono, e dando più dinamicità e più ritmo dove invece sembra solo parlato) per avere una migliore congruenza con il suono, e il songwriting. Sicuramente punti deboli, sono lasciati ancora più scoperti dal fatto di cantare in italiano.
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La recensione Senza Uscita di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-04-30 19:34:43
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