Questo non è un disco questa è una bandiera. Un pezzo di stoffa umile come la povertà che sventola sulle facce dei disperati, dei speranzosi, dei vogliotuttoemelocerco. E' un profumo che paralizza ogni goccia di sudore fuori dalla terra da cui provieni. Il primo pezzo di "Acqua pè sta terra" è un inno, di quelli che si ricorderanno a vita, che segneranno il catrame delle strade, asfaltate alla bella e buona, giù in Salento, ma anche i binari della metropolitana di chi ha dribblato la distanza per tentare il tiro all'incrocio dei pali. Aspettando il sole, ovunque. "Sciamu a ballare" è la hit che si appiccicherà al repertorio di Terron Fabio, Don Rico e Nandu Popu ma soprattutto si aggroviglierà con il divertentismo delle piste da ballo e della spensieratezza. Preparati per la festa. Tanto mi piaci, sempre e comunque. Canzoni come "Bomba Innescata" invece sono il saluto, gentile e razionale, della crew pugliese all'attitudine 'posse' di cui hanno irrimediabilmente fatto parte negli anni novanta. Don Rico è il Beenie Man di sempre. Nel tempo si avrà un bisogno viscerale di concetti, semplici e umili, come "se spingi l'odio amore non ne ricevi mai". Sulla lunga distanza i SSS sono sinonimo di maturità e di Puglia, terra apparentemente arida ma a livello subculturale sommersa da acque prolifiche e feconde molti anni prima che i ghiacciai inondino tutto quanto. L'acqua dei SSS bisognerebbe utilizzarla per innaffiare, come fosse santificata e portatrice di ritmo e stile, tutto il resto di questa Italia asciutta, secca e desolata. Questo non è un disco ma è la più bella e riuscita trasposizione del concetto di "è l'ignoranza che crea la violenza" in "ignoranza tutta bellezza".
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