Compilation
Powerillusi & Friends 2018 - Rock, Demenziale, Cover

Powerillusi & Friends

Trentuno anni di attivitĂ . I Powerillusi festeggiano con gli amici.

Si sono formati nel 1987. Da allora non hanno mai smesso di disseminare il proprio percorso di rock demenziale e cabaret, tra sberleffi oltraggiosi e graffiante ironia. Quest’anno hanno deciso di festeggiare i trentuno di attività. Già, perché non approfittare del trentennale? Domanda oziosa: l’importante è ritrovarsi con agli amici a stappare una bottiglia. E di amici i Powerillusi ne hanno parecchi. Tutti insieme hanno suonato e cantato trentuno (ma guarda un po’…) brani tratti dal repertorio della band torinese, spalmati all’interno di un disco doppio. Mao, Marco Carena, Gerry dei Brutos, Omar Pedrini, gli inossidabili Skiantos, il redivivo Pino D’Angiò, Johnson Righeira... Un elenco sterminato. Son tutti lì, uno accanto all’altro, ritratti sulla copertina di “Powerillusi & friends”, la cui grafica strizza l’occhio a “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”.

È stata una bella festa, con gli invitati impegnati a reinterpretare e riarrangiare i cavalli di battaglia – nonché alcuni pezzi messi meno conosciuti – di Vince Ricotta e compagni. Ognuno, al di là di qualche eccezione, ha scelto il pezzo da cantare per poi rivestirlo, dargli una nuova forma, un nuovo mood. Ognuno ci ha messo del suo. Come Alessio Lega, che ha ripreso “Voglia di non lavorare” inserendo, in coda, una scheggia di “Lavorare con lentezza” di Enzo Del Re. Solo un esempio di come l’album abbia preso coordinate a volte impreviste ma pur sempre in linea con l’aria presente in sala di registrazione. Dove si è seguito l’istinto. Rock pestone, blues, jazz, reggae, dance, rock and roll, accenni di hard, di beat, addirittura di jodel si accavallano l’uno sull’altro, formando un insieme eterogeneo e al tempo stesso coerente ai personaggi coinvolti, tenuti assieme da quel po’ di sana imprevedibilità. Niente di meglio per un anniversario gioioso e per nulla solenne. Per come sono andate le cose, probabilmente staranno tutti pensando a cosa fare per la festa dei quarant’anni. Anzi, dei quarantuno.  

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