I Noisaim nel loro demo omonimo si buttano nella mischia nu-metal in prossimità di gruppi come Mudvayne o Slipknot, senza però poter contare su una produzione dello stesso livello. Nonostante questo scontato svantaggio il gruppo riesce a dare buona prova di sé, con brani che non risultano eccessivamente derivativi, grazie ad una dose di influenze rap e, soprattutto, di voglia di sperimentare soluzioni curiose più alta delle controparti indicate. Tuttavia vi sono delle ombre, specie nell’uso della voce che, pur adatta al genere e versatile, si infila in dinamiche spiacevoli come quegli “amare” ed “odiare” sgraziatissimi urlati in “Quando tocchi il fondo”, o le deprimenti lagne di “Resurrection”. I brani hanno poi buone idee (come l’incedere di “Æssenza” o “Ø”), anche se troppo, troppo spesso perdono un po’ il filo e si rivelano confusi e fini a se stessi.
Nel futuro, complice una produzione migliore ed una maggior esperienza sia nella stesura dei pezzi sia nella gestione delle proprie capacità (e limiti), i Noisaim potrebbero sfornare un lavoro di livello per i fan del genere. Ora però tocca a loro darsi veramente da fare.
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La recensione Noisaim di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-05-07 00:00:00
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