Il “Manifesto del rock lacustre”, presente anche sul sito della band, è quanto di più bello, una sorta di lista alla Mary Schmich in chiave indie-rock. Leggetelo.
Questo è un primo immediato pensiero sul lavoro dei Mary’s Garden. Il resto è rivolto al loro primo demo, "I hate", quattro canzoni di rock melodiche e distorte come sono sicuro voi avrete già sentito. Quattro canzoni piacevoli però.
Gli elementi che compongono il sound del gruppo sono comunque vari, vedi i Red Hot Chili Peppers caustici di “What?”. Se anche lo stile può sembrare piuttosto comune, i risultati si fanno ascoltare facilmente e non risultano banali o ripetitivi. L’unico difetto è che, una volta ascoltate, tendono a svanire dalla memoria troppo facilmente. Ci vorrebbe qualcosa di più incisivo, forse, qualcosa in grado di farsi largo tra “il resto”. La band dal canto suo si comporta bene, strumenti e voce funzionano ed i brani presentano realizzazione ed esecuzione curati. Per ciò, nei limiti di un demo, questo lavoro può dirsi pienamente riuscito. Aspettiamo buone nuove.
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La recensione I hate di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-05-08 00:00:00
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