Gli X-Change, in attività dal 1998, hanno purtroppo avuto una storia travagliata, e questo “Absinth, Girls and Rubik Cube” ne rappresenta l’ultimo esito discografico in ordine di tempo
Le otto tracce snocciolano un grunge che ricorda i Pearl Jam con i suoi toni cupi e tristi (vedi “In your orbit”). Un primo, importante punto che viene in mente è quello della lingua usata. Se anche l’inglese viene scelto per la sua musicalità e se anche il messaggio non è importante, non è il caso di impiegarlo qualora non sia presente una buona conoscenza dello stesso. O quantomeno sarebbe opportuno non inserire i testi nel libretto. A parte queste piccolezze, di cui tanto nessuno si cura, gli X-Change riescono a scrivere dei buoni brani (ad esempio “Therapeutic” o “Rubik cube”), con melodie adatte ed azzeccate, cosa a mio parere fondamentale per un prodotto come “Absinth, Girls and Rubik Cube”. I limiti alla resa degli stessi vengono soprattutto da una (giustificabile) registrazione poco cristallina, fattore che influisce soprattutto sulla resa vocale ed un po’ sul basso sminuito.
Date le capacità del gruppo c’è solo da sperare che il tempo colmi le lacune che ancora si presentano all’orecchio, e che il prossimo lavoro sia la volta buona.
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La recensione Absinth, Girls And Rubik Cube di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-05-27 00:00:00
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