Fuori di testa il secondo album dei Funnets. Divertente, lunatico, potente: "Wanji" è un disco in bilico tra progressive, funk e crossover che coinvolge e mette in luce una nuova promettente, coraggiosa band.
Nevrotico, visionario, a tratti un po' folle: se siete alla ricerca di qualcosa che scuota le vostre anime addormentate, questa opera seconda dei Funnets è proprio ciò che fa per voi, con le sue continue giravolte e il suo suono sporco e diretto. Il genere strizza l'occhio a gruppi come Rage Against The Machine e i Red Hot Chili Peppers dei primi tempi. Tra accenni noise e metal, il rock del gruppo emiliano è ruvido e brutale ma virtuoso e scivola in maniera molto morbida da una variazione all'altra, senza quindi disorientare chi è all'ascolto. Un lavoro dall'impronta fortemente internazionale che guarda sicuramente oltre l'oceano.
"Wanji" è un viaggio dal sapore metafisico, la colonna sonora perfetta di un road trip particolarmente avventuroso alla scoperta di qualcosa di noi stessi che ancora non conosciamo.
Il gruppo sceglie una commistione di generi azzeccata, sperimenta con audacia e sicurezza e azzarda, riuscendo nell'intento di porre una pietra ben solida alla base, un secondo mattone per la loro carriera e il primo per quello che intende essere un concept album diviso in più parti, un primo episodio di una lunga storia da raccontare.
Energia, suoni più che concreti ma conditi con un po' di pazzia: questa sembra essere la ricetta giusta per i Funnets.
Se questo è il pilot della storia, non vediamo l'ora di scoprire cosa ci attende nelle prossime puntate.
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