Torna il pop coinvolgente del PiccoloDisco. Sette pezzi dai suoni dolci dalle atmosfere avvolgenti e dai toni riflessivi che stringono l'ascoltatore in un morbido abbraccio musicale.
A parte qualche ingenuità nei testi, questo nuovo lavoro omonimo del progetto PiccoloDisco rappresenta una crescita rispetto al disco d'esordio. Semplice e delicato, tra chitarre e sintetizzatori, "Piccolo Disco" è un concentrato di emozioni e pensieri maturati in tre anni. Un interessante punto d'incontro tra pop e cantautorato, condito con guizzi elettronici e una voce limpida, che combina sonorità spensierate (anche nei momenti più malinconici riesce a mantenere un certo tono) e parole più amare, un dualismo che invita a riflettere su alcuni fatti della vita senza però scoraggiare e perdere l'entusiasmo, con una vena leggera di qualcosa simile alla nostalgia. Mai esagerato, mai invasivo, misurato nel dettaglio, il PiccoloDisco riesce a cavare dal cappello a cilindro qualcosa di nuovo con pochi elementi ma buoni.
"Piccolo Disco" è un album che, nella sua leggerezza musicale, non risulta mai vuoto o superficiale. Al contrario è un lavoro piacevole e allo stesso tempo introspettivo, con ottimi spunti senza il bisogno di utilizzare molti strumenti o creare brani troppo elaborati.
Questo progetto sembra essere destinato a migliorare passo dopo passo. Continuando su questo filone e questo stile, PiccoloDisco può regalarci cose nuove e degne di nota.
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