Federica Abbate In foto vengo male 2018 - Pop

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Un grande calciatore dopo il ritiro sarà un grande allenatore? E un bravo attore è sicuramente anche un bravo regista?

Un grande calciatore, dopo il ritiro, deve per forza rivelarsi un grande allenatore? Un grande attore sarà automaticamente un grande regista? Non è sempre così.
Può quindi un grande autore diventare un cantante di successo? Sia,  Battisti & company sono gli esempi giusti per dimostrarlo.

C’è anche chi, come Tommaso Paradiso e Calcutta, la strada del “ghost writing” l’ha intrapresa in seguito, una volta conclamata la propria capacità di arrivare alla gente, di essere catchy. Federica ha invece intrapreso un percorso inverso: non si tratta di dar sfogo ad un nuovo impulso creativo mettendosi a disposizione degli altri (che l’obiettivo sia artistico o economico) ma di assecondare, finalmente, le proprie passioni, dando così vita ad un progetto più intimo e personale, prendendosi certamente il rischio di arrivare a meno persone, un rischio che un’autrice con decine di dischi di platino alle spalle può anche permettersi di correre.
In quasi tutte le interviste ai rapper emergenti, alla domanda “con chi ti piacerebbe collaborare?” la risposta è sempre "Marracash". L’altro artista gettonato è Guè Pequeno, certamente più propenso a questo genere di attività. I featuring con Marracash, essendo più rari e quindi preziosi, si rivelano spesso delle vere e proprie investiture. Se la prima canzone del tuo primo ep solista vede la partecipazione di Marra l’equazione è abbastanza scontata.

"In foto vengo male" è un bellissimo percorso che racconta la fine di una storia d’amore nei suoi momenti cruciali, i pensieri su ciò che è appena avvenuto ("Pensare troppo mi fa male"), la rabbia che ne consegue ("Fiori sui balconi"), i dubbi e i ripensamenti una volta tornata la calma, l’accettazione finale della situazione di "Oggi è un giorno migliore", la canzone più struggente dell’intero lavoro. Il ritratto di una Federica più fragile e umana, lontana dai fasti dell’autrice dei successi di Giusy Ferreri e Baby K.
A livello sonoro, Federica ha saputo far confluire tutte le sue esperienze passate in un’unica direzione creando così uno stile personale e assolutamente all’avanguardia per il panorama musicale italiano, uno stile in grado di spaziare del pop che strizza l’occhio all’indie della Michelin alle versioni più canoniche e legate al bel canto di Arisa e dell’Amoroso, dal rap da classifica di Fedez a quello più schietto di Marracash ed Emis Killa. Un impasto sonoro che può inoltre contare sulla partecipazione dei Re Mida dei produttori moderni Takagi e Ketra e su raffinate reminescenze internazionali e r'n'b.

"In foto vengo male" è un album alla moda, fortemente legato alla prima e più peculiare abilità di Federica, la scrittura. Un album che sa essere fresco, moderno senza per questo abbandonare quel taglio cantautoriale che, in qualsiasi tipologia musicale, è così caro a noi italiani, e senza perdersi nella banalità degli stilemi della canzone d’amore.
Il talento musicale non è un’entità quantificabile in unità di misura, lo si può quindi prendere in considerazione con diversi parametri, dai dischi venduti alle emozioni suscitate. Personalmente preferisco il secondo, e ad essere sincero, nessun successo commerciale targato Abbate mi ha mai colpito allo stomaco come questo suo ultimo lavoro. È strano pensare che fino a qualche anno fa scriveva versi del genere per altri autori “Ti dicono non sei nessuno Se poi non passi in radio \ Oggi che sei conosciuto per me sei solo un estraneo” e, al contrario, ora che è giunto il suo momento, sentirla così vicina.
"In foto vengo male" è un fantastico debutto solista e Federica è sicuramente una delle nuove speranze del pop italiano.

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La recensione In foto vengo male di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2018-05-18 09:00:00

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