Le bravissime Ginger Bender, ovvero Alessandra Di Toma e Jeanne Hadley, per dar vita a “Tieni accesa la luce”, loro disco d’esordio, hanno colto a piene mani da certo pop italiano degli anni 60, dalle musiche ballabili in voga nell’America di inizio XX secolo e dalla tradizione ritmica africana, rielaborando il tutto con uno stile coinvolgente soprattutto per le armonie vocali e per i ritmi sempre cangianti. Il bel dischetto che propongono risulta quindi decisamente variegato per gli impulsi creativi che spaziano dal funk al reggae, passando per evasioni jazzy e swing, ma è al tempo stesso coerente per le melodie suadenti, tanto ricercate quanto gustosamente catchy, e per le doppie linee vocali in grado di congegnare trame intricate e incantevoli armonizzazioni.
Le due artiste (accompagnate alle percussioni da Lorenzo Gasperoni) hanno raccolto il meglio del loro repertorio, rodato soprattutto durante la loro intensa attività di musiciste di strada in giro per le vie di Spagna, Italia, Grecia e Finlandia, e lo hanno assemblato in queste otto tracce, sette inedite (di cui due con testo in inglese) e una rivisitazione di “Che m’importa del mondo” di Rita Pavone – arricchita dagli arrangiamenti con l’ukulele e le chitarre che lasciano la voce in primo piano.
Un ottimo biglietto da visita per presentare questo duo di grande talento che certamente farà faville durante le performance dal vivo.
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