Le oscillazioni soniche/umorali dei Radiohead come lievito madre di un sound, moderatamente distopico, a base di rock visionario, elettronica e folk.
“We’re all immigrants in our own countries. Paesi, confini, ideologie, sono solo linee immaginarie che si possono superare”. Come biasimare gli Immigration Unit che pensano bene di applicare questa loro sacrosanta visione del mondo anche alla propria musica? Bravo davvero il combo elvetico/piemontese ad affratellare in appena cinque brani – con disarmante mestiere peraltro – rock, psichedelia, elettronica e folk, approntando uno scenario moderatamente distopico che guarda con devozione alle oscillazioni soniche/umorali dei Radiohead per sonorizzare l’alienante dipanarsi della contemporaneità (“Far Inside” e la title track su tutte).
A impreziosire questo fugace debutto su EP, oltre ai due brani citati, anche altre tre chicche piegate alla più visionaria musicalità: la bluastra bellezza psych folk di “Wasting Mornings”, la sua tachicardica trasfigurazione remix curata da Arthur Hnatek (batterista ginevrino, già con i Tigran Hamasyan Trio) e il remix schizofrenico della title track prodotto da Manuel Gagneux degli Zeal & Ardor: manipolazioni, queste dei due producers svizzeri, le cui più o meno disturbanti esasperazioni elettroniche non vanno comunque a snaturare del tutto l’originario impianto atmosferico delle versioni standard, ordito minuziosamente da chitarra, voci e synth.
Inutile dire che un auspicabile full-length sintonizzato sulle stesse frequenze di questo pregevole antipastino non potrà che riservare piacevoli sorprese.
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La recensione SOFA HEROES EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-03-27 09:52:33
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