Un album molto coraggioso che ha il merito di essere innovativo pur utilizzando linguaggi conosciuti
È una commistione di generi piuttosto inusuale quella che Daniele Morra ha realizzato per "The Burden", album interamente strumentale che unisce metal e strumenti classici. Un ascolto che all'inizio può sembrare straniante ma che invece dimostra le infinite possibilità di un progetto che, in maniera atipica, ha deciso di seguire la via della sperimentazione, costruendo un percorso proprio e decisamente originale.
Ci sono le chitarre, distorte e incisive, ci sono tempi di batteria veloci e trascinanti, ci sono ritmiche potenti e aggressive. Allo stesso tempo, ci sono violini ostinati e intriganti, sax e flauto, oboe e fagotto: una vera e propria orchestra metal che rompe gli schemi e fa incontrare due mondi agli antipodi.
Affrontare i contrasti e non lasciarsi spaventare dalle conseguenze: il tentativo di Daniele Morra è quello di mettere in musica i demoni interiori dello spirito umano, alla ricerca di una rinascita, di un nuovo inizio. “The Burden” è per questo un album molto coraggioso che ha il merito di essere innovativo pur utilizzando linguaggi conosciuti.
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La recensione The Burden di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-03-24 07:37:26
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