"Come in un film", non sempre si inizia col botto.
Due anni dopo l'EP di presentazione Manuel Giancarlo pubblica il suo primo album vero e proprio, "Come in un film", ma è ancora lontano da quel tipico momento da film musicale in cui il protagonista crea un pacchetto perfetto che lo porta sul tetto del mondo.
Questo album ha diversi pregi in fase produttiva, come il buon mixaggio e i buoni arrangiamenti che inizialmente sono molto minimali e frenetici fra diversi generi per poi diventare più interessanti e corposi negli ultimi brani. Posizione di spicco hanno le chitarre, sempre molto presenti e quasi allo stesso livello della voce, che creano una specie di dualità nell'album in cui percussioni e altri strumenti sono un semplice contorno, dando una sensazione di intimità sincera che solo l'unione voce/chitarra sa dare.
Se in un album di un cantautore vengono lodati più gli arrangiamenti del resto però non può essere un buon segno. Il Manuel Giancarlo cantautore non riesce infatti a convincere, con testi spesso forzatamente in rima con solo qualche passaggio degno di nota.
Il problema maggiore però è la continua ostentazione della stonatura. Il bel canto non è mai stato parte integrante del cantautorato italiano, sia chiaro, e anzi spesso è stata proprio una caratteristica del genere (si pensi ad autori come Ivano Fossati di cui Manuel Giancarlo sente sicuramente l'influenza), ma un conto è non farcire i brani di virtuosismi vocali lasciando cantare il testo, un altro è essere fuori tono e quasi costantemente calante rispetto all'arrangiamento.
È un vero peccato perchè il timbro graffiato e il canto urlato/straziato del giovane artista sono perfetti, ma questa esagerazione va a rovinare alcuni momenti del disco che sarebbero potuti essere anche parecchio interessanti, come la seconda parte in cui l'album prende una piega migliore sotto diversi aspetti.
Un po' come il suo pseudo-omonimo, Manuel Giancarlo poteva scegliere fra il dimostrare di sapere arrivare in fondo con un buon risultato e il rimanere ancorato ad un personaggio non per forza positivo, e la scelta è ricaduta sulla seconda opzione.
Ma dopotutto questo è solo il primo album di Giancarlo, e magari, come in un film, questo è solo la prima disavventura che lo porterà poi alla grande occasione. "Credo che alla fine tutto faccia il giusto corso e che qualche cosa avverrà".
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La recensione Come in un film di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-04-13 19:30:33
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