Chi ben comincia è a metà dell’opera.
Il fatto di aver sostituito le chitarre con dei sintetizzatori urlanti potrebbe esser considerato qualcosa di incredibilmente innovativo per un gruppo spiccatamente rock come Io, Virginia e il Lupo. Se facciamo un passo indietro possiamo accorgerci che non è un fatto così eclatante: infatti nei primi anni Settanta, un gruppo fondamentale e innovativo per quanto riguarda la musica italiana e non solo, come Le Orme, con una formazione molto simile, ci ha inciso i suoi dischi migliori. E sarà per questa similitudine per quanto riguarda la scelta della strumentazione, sarà per un’influenza diretta o indiretta che sia, in “Domenica”, nonostante non sia un disco tipicamente progressive, c’è un po' di quel mondo.
L’ep è un bel contrasto tra un rock pesante e ruvido, con sferzate pop, ritornelli estremamente canticchiabili, fatti di parole semplici ma incisive. In questa contrapposizione tra parole dolci e riff potenti, i sintetizzatori la fanno da padrone.
Quindi, in sintesi, prendi Le Orme, i Linea 77 e i Marta sui Tubi, mischia per bene, shakera un po’, ed escono fuori gli Io, Virginia e il Lupo. Niente di nuovo, ma sicuramente un prodotto ottimo, non a caso, nel 2018 vincono l’Arezzo Wave Toscana. Un buon esordio, un disco interessante. Chi ben comincia è a metà dell’opera.
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La recensione Domenica di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-04-12 14:55:00
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