In questi anni '90 Napoli è stata forse la città più prolifica per quanto riguarda la nascita e, in alcuni casi, l'esplosione di gruppi 'rock e dintorni', soprattutto per quanto riguarda i... dintorni. Se alla mente vengono subito gli ALMAMEGRETTA, ora è il momento di trovare spazi e tempo per prestare attenzione a gruppi come i 24 Grana, degni eredi del sound di Reeno e compagni, ammesso e non concesso che la band dall'"anima migrante" sia sul viale del tramonto.
Queste 13 tracce presenti nel terzo lavoro dell'ensemble napoletano danno l'idea delle capacità di 4 personalità che si confrontano con la tradizione, napoletana e non, e la rimasticano nel migliore dei modi e forse anche meglio di come oggi lo facciano (?) gli ALMAMEGRETTA. Il live in questione riassume un sound sospeso fra forti componenti dub ed evidenti richiami al passato, come già accennato in precedenza; per chiosare il tutto, la voce del carismatico Francesco di Bella, cuore ed anima di questa band.
Sarei scontato se dicessi che la dimensione degli spettacoli dal vivo risulta ideale non solo per le doti del vocalist, ma per tutta la band, che non risparmia loop e campioni, ma sa ugualmente caricare di pathos ogni singola canzone. E infatti preferiamo parlare di 'canzoni' e non di 'tracce', perché abbiamo di fronte componimenti melodici, affreschi di suono simili al moto circolare delle onde, tanto per citare una delle frasi di "Loop", primo episodio del disco e title-track della prima prova sulla lunga distanza della band. Oltre a questo brano troviamo pure "Lu cardillu", "Perso 'into 'o cavero" e "Regina", gli altri tre pezzi che provengono dall'ep omonimo d'esordio.
Una chicca particolare è anche "Scugnizzi", canzone accreditata a Eugenio Bennato, e qui rivisitata secondo i 'canoni' dei 24 Grana. "Live" non è altro che uno splendido sunto della proposta sonora della formazione, che a solo due anni dall'esordio discografico si propone ai vertici della scena alternativa italiana, di certo non per le vendite (non si sa mai!), ma sicuramente per una delle qualità che oggi viene considerata 'merce rara' nell'arte: la creatività.
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La recensione Live di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1998-12-31 00:00:00
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