I battiti per minuto sono l'unità di misura di frequenza utilizzata principalmente per l'indicazione metronomica in musica e per il rilevamento della frequenza cardiaca. E, stranamente, è proprio di quest’ultima che ci interessa, se si tratta del nuovo ep degli Altro. Sì, perché i tre nuovi pezzi del gruppo marchigiano non sono dei semplici pezzi punk lo-fi: sono attacchi di cuore che ti lasciano secco. Come un uragano che si abbatte e velocemente si allontana, e nel frattempo lascia macerie (in questo caso una serie di riflessioni sui legami umani, sulla loro caducità e fragilità e sullo scotto da pagare per tenerli saldi, o come in “Ritorna” una riflessione breve e amara sulla fine di una relazione).
Al di fuori di ogni schema e definizione (spesso avvicinati ai Cure e a Andy Gill), a distanza di cinque anni dall’ultimo ep “Inverno” arriva quasi a sorpresa “Non aspetta ritorna”, fuori in 7" edizione limitata per To Lose La Track. D’altronde la band di Baronciani ci ha abituati, nel corso degli anni, a lavori distanti nel tempo, segno di consolidata maturità artistica, lontana però da ogni necessità commerciale.
“Non so” è una ballata tostissima, incalzante, ossessiva e ossessionante, specie per quanto riguarda la voce che si presenta alla mente e alle orecchie dell’ascoltatore con spietata insistenza. Altrettanto veloce “Aspetta no”, infarcita di percezioni new wave e post-punk. Ancora più breve la conclusiva “Ritorna”, con questa chitarra ipnotica e ridondante che ricorda, vagamente, i Clash di “London Calling”, ma con un effetto decisamente meno claustrofobico, meno urlato e quindi distante stilisticamente dai lavori precedenti della band.
Comunque, continua la tradizione del gruppo marchigiano: rapido, diretto, breve, come tasselli di un puzzle, tutto è ordinato e tutto è ad incastro. Ascoltare gli Altro non è semplice, nondimeno continuano a essere tra le migliori e più sincere band del Bel Paese.
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