Questo disco nasce dall'urgenza di dire delle cose. Nella biografia di Grandi Insegne Il Grande Allibratore si scopre che Nicola Cancellieri di Foligno, questo il nome del cantautore in questione, ha atteso 30 anni per tirare fuori tutto quello che aveva da dire, e lo ha fatto con testi e musica di ottima concretezza, linguaggio coraggioso e l'aiuto di buoni strumentisti.
Ora, che 30 anni siano stati d'aiuto probabilmente sì, riflettere fa sicuramente bene, ma sembrano un filino troppi. "Ad Oggi Mancano" è un album la cui tracklist costituisce un elenco di punti vacanti nella vita del protagonista, raccontati attraverso una strana poetica fatta di immagini talvolta funzionali, in altri casi però risultano scollegate e sembrano appunto figlie delle seghe mentali di 30 anni.
Ci sono ottimi spunti musicali in queste 11 tracce, la titletrack "Ad Oggi Mancano" ad esempio, riesce ad arrivare al noise-rock partendo da attimi soft in cui il sax si appoggia a un leggero soffio che diventa ritmica, anche l'ossessivo: "Resto fermo e guardo avanti al porto, il mare, le barche, le tonnare, le reti, il vento e i segni del tempo e tutto resta fermo e tutto ondeggia" è una bella metafora anche se non nuova.
Ci sono momenti però, in cui la sperimentazione del linguaggio (se vogliamo chiamarla così) azzarda forse troppo come in "Rossella": "Le mani prudono, i calli gridano vendetta, mentre spellano il pene, piace il pene a Rossella", per continuare: "muffa sulle pareti, in un angolo il secchio del piscio, mentre Rossella mi strappa un capezzolo e mi assicura le pinze sono sterili", qui la metafora è poco comprensibile, e se non è una metafora ha davvero poco di interessante, anche fossimo nel peggiore bordello sadomaso di Praga.
Cancellieri è vero, ha molto in testa, il difficile è tradurre tutto nel modo più giusto. Le scritture musicali sono apprezzabili, un po' meno la vocalità e certi salti inutilmente acrobatici tra le immagini evocate dai testi. Nella poetica "Una Casa Tutta Per Noi" la magia dei due cuori e una capanna viene spezzata del problema delle scarpe con il fango che sporcano il pavimento, o la conclusiva "Grandi Insegne il Grande Allibratore" in cui viene mossa una critica spietata, diciamo pure inaccettabile, alla donna di turno: "Sono anni che non mi prepari più la colazione, come posso andare a lavoro senza camicie pulite, si ma tu non hai un lavoro, ma te hai un fottutissimo asse da stiro, usalo".
Che sia davvero un'elenco di mancanze o "Ad Oggi Mancano" è esso stesso la mancanza? La volontà di esprimere la necessità di scrivere come un Cristiano Godano ammalato, funziona fino ad un certo punto, davvero buoni gli arrangiamenti invece, rendono più semplice la digestione di questa pietanza formato album. Un buon impiattamento non ha mai fatto un cuoco.
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