Movimenti new wave e attitudine dark per un album troppo legato al passato.
Movimenti new wave e attitudine dark, espressioni minimali e dosi massicce di malinconia eighties per un album intriso di memoria e legato al passato in maniera lampante: “Collection of Shadows” è, proprio come racconta il titolo, una raccolta di ombre provenienti direttamente da un retaggio lontano. Un sound derivativo e sintetico che pesca a piene mani negli anni oscuri di Sisters of Mercy, Cure e compagni per disegnare brani che non riescono a suonare attuali, né particolarmente personali.
Dall’apertura tesa di “Suspended in the Void”, passando per le passeggiate autunnali tra drum machine e tormenti di “Skeletons are Dancing”, le nevrosi notturne di “Acid Man” e le litanie industrial di “Moderate”, fino alla chiusura affidata alle onde e al limbo elettronico di “Black Ocean”, gli European Ghost realizzano un lavoro tutto sommato non sgradevole, ma che sembra solo un omaggio al tempo che fu, privo di una presa originale e fuori contesto rispetto alla musica contemporanea. Nulla di male nel celebrare le radici, ma non riesco a comprendere la necessità di un disco simile nel 2018.
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La recensione Collection of Shadows di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2018-10-26 00:00:00
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