Rigenerazione del proprio tessuto musicale tornando"principianti". Così Angus Mc Og ricomincia da "Beginners".
"Mai giudicare un disco dalla copertina", si dice, anche idiomaticamente, per scongiurare superficialità nei giudizi sulle cose più disparate; per il nuovo disco di Angus Mc Og, "Beginners", la copertina dice moltissimo invece, e quasi si rimarrebbe a fissarla durante l'ascolto dei brani, come ipnotizzati da quel volto infantile che fuoriesce dall'acqua che sa di rinnovata placenta.
È il simbolo dell'inizio, delle esperienze nuove, dei principianti appunto, come se il progetto musicale quasi decennale di Antonio Tavoni da Modena non avesse mai avuto un percorso, o volesse intraprenderne uno totalmente vergine.
A 5 anni da "Arnaut", questo album è un ritono alla radice intesa come ruvida pastosità del suono, con arrangiamenti forse più complessi del passato, con archi, strumenti acustici e effetti sintetici resi in un unico corpo sonoro compatto e tangibile, solo più sporco. La collaborazione con Luca Di Mira (Giardini di Mirò) aggiunge sfumature sognanti al folk-pop già solido di Angus Mc Og, rigenera i tessuti e riporta la musica del modenese allo stato di beginner con esperienza.
Brani come "Chanting Mime Hands" e "Beginners" molto vicini ad alcuni pezzi di Noah and The Whale o dei più acustici Mercury Rev, hanno quell'andamento morbido ma allo stesso tempo marziale nelle ritmiche che fa accapponare la pelle, unito alla voce pulita di Antonio che scrive dove la musica diventa carta. Richiami ai Tv On The Radio e Tourin Brakes si sentono in "Ulysses", "Turkish Delight" e "A Rooftop Love Song", che strizzano l'occhio anche a una fascia più ampia di ascoltatori, rivolgendosi a quel pop in cui la chitarra da spiaggia non è ancora cliché e il synth sporca un suono in balia degli schiaffi coldplayani.
"Beginners", nel totale, è un lavoro bellissimo e pensato, contiene musica con la M maiuscola, che sa toccare corde interne come quella foto in copertina, che più la si guarda più attrae.
Forse essere dei principianti non è male se serve a rigenerare e rinnovarsi.
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La recensione Beginners di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2018-09-13 09:00:00
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