Il pomeriggio psichedelico nel Wonderland dei Tea Party.
Dissennati quasi quanto le filastrocche scomposte di Syd Barrett e bizzarri come la sgranatura delle composizioni del primo Mac DeMarco dalle originali reminiscenze country garage della compilation Nuggets, “Oh Lilly” si presenta nella sua innata ludicità alterata, come un esempio delle più estemporanee esperienze del Pet Sound o del White Album. Perfino la ballata folk di "Wonderland" fa il possibile nell’essere barocca a riprova dell’empatia musicale degli arrangiamenti verso il genere proposto dal gruppo veneto, puntando forse involontariamente ai Girls di “Honey Bunny” prossimi a un incontro con Ariel Pink.
Giustappunto i Tea Party sembrano infischiarsene delle regole, a dispetto di un proprio mondo parallelo anni ‘60 dal quale ne rimangono piacevolmente imprigionati, capaci di colpire per un autentico disincanto fermo nel tempo.
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La recensione Wonderland - mini EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-01-23 09:00:00
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