Sangue, un fiume in piena hardcore.
Dai titoli di alcune pellicole cinematografiche prese in prestito dai Sangue in formato concept album per questo ep, giungono canzoni che come raffiche cortissime di durata media di un minuto e mezzo, si aprono come una breccia nelle rullate feroci di “Grano Rosso Sangue”, ripercuotendosi con la medesima violenza verso l’hardcore dai ritmi forsennati di “Shining”. Le prime schiarite arrivano con “Pulp Fiction”, dove il furore creativo della band olbiese, cede un po’ il passo a un testo sempre colmo di immagini in sospeso tra rabbia ed esortazione come gesto di sfida verso la vita e la società. Il disco riprende repentinamente la sua corsa con “Forrest Gump”, un uptempo quasi aritmico in direzione opposta alla più mainstream “X-men”, un episodio abbastanza inaspettato di un tipo di ribellione legato al punk più fruibile e commerciale.
Nell'impasse più estetica che di contenuto, “Basic Instict” invece non disattende il credo del disco verso una direzione più muscolare, nella traccia più incisiva del lavoro. L’ep volge al termine con il veemente grido della band, che a dispetto della meno compiuta “Un giorno di ordinaria follia”, precipitano inesorabili come l’ennesimo macigno sulla strada con “Blade Runner”, questa volta più ariosa grazie alla complicità dei cori e liberata dalla tensione costante dei brani precedenti.
È tutto come da copione, si assiste quasi inermi a tutto il rancore espresso in questo condensato furioso di hardcore, per un lavoro nettamente realizzato a dovere, che d’altra parte non smuove i Sangue dai propri schemi.
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La recensione SANGUE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-02-04 09:00:00
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