Adesso che torna la primavera e fa di nuovo caldo una compilation è sempre una buona scelta.
Allora iniziamo subito da un punto decisivo: questa compilation ha tanta confusione, tanta tamarrigine e non una cura eccelsa nella selezione dei brani ma, come si usa dire tra i memisti di professione, ha anche dei difetti. Andiamo a spiegare. "Junglas Schiatta A Mezzanotte" non è una compilation per cuori puri e animi ingenui, no, tutt'altro. Si tratta di un lavoro pensato ad uso e consumo per chi, sul dancefloor, va a caccia di emozioni forti e non si fa troppi problemi anche a rendersi ridicolo e beatamente molesto con chi ha intorno. Nessun tipo di violenza, ci mancherebbe altro, ma un pezzo come "The Twilight Zone" non è che lo puoi ballare pensando all'eleganza, devi pensare ad altro o, ancora meglio, non pensare affatto.
Ecco allora che, contravvenendo ad ogni legge della logica e del buon comportamento, in quest'occasione le regole cambiano: i piedi controllano la testa, il bacino è il proprietario unico della (a)morale e il proprio cuore va esattamente all'unisono con altri tipi di organi che non stiamo certo qui a nominare. Quindi, quando la primavera ormai è iniziata e nei club si ricomincia a sudare copiosamente, mettere su "Junglas Schiatta A Mezzanotte" potrebbe essere un'ottima scelta: non di qualità, non di bellezza ma legata, semplicemente, all'efficacia. Perché, alle volte, meglio una brutta figura di una non-figura giusto?
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La recensione Junglas Schiatta A Mezzanotte di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-03-23 08:29:52
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