Groove, simpatia e voglia di staccare la spina: surfare con gli Atollo 13 è bello
Chi di voi è capace di andare sul surf? Personalmente non saprei neppure da dove iniziare con la tavola sotto i piedi. Eppure, ascoltando "Scimmie di mare" degli Atollo 13, surfare tra i mille e mille problemi della vita quotidiana pare, immediatamente, l'unica soluzione possibile. Già perché la band pugliese costruisce un album frizzante e dinamico, come certi vinelli che ben si accompagnano ad una cena di pesce in riva al mare. Ed è proprio una visione di mare, o comunque di relax, che ispira l'intero disco, con canzoni come "Pistolero" o "Eva" che vanno proprio in questa direzione di "disimpegno balneare".
Eppure, ed è qui la parte meno convincente di "Scimmie di mare", non c'è mai una canzone che emerge, dalle acque chiare, rispetto alle altre, ma si rimane sempre ancorati ad una qualità media, né bassa né alta la quale però non viene mai fuori per qualche motivo. Forse "La cucina degli orrori" è l'unica deviazione in questo percorso molto dritto e unidirezionale, ed è per questo che è la nostra traccia preferita. Eppure nonostante il venticello fresco che ci solletica le caviglie e l'aria di mare che fa correre più veloci i pensieri, non riusciamo proprio a staccare del tutto la spina: per questo motivo l'album degli Atollo 13 è buono e nulla più. Come una cena di pesce rovinata da un conto troppo salato.
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La recensione Scimmie di mare di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-03-26 08:51:00
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