Da Cattolica arrivano i Morgane, quartetto dedito a sonorità iscrivibili al filone della musica leggera e del rock italiano tradizionale, sopra le quali emerge la splendida e limpida voce di Manuela Cruccas. Pop rock dunque dalle chiare aspirazioni commerciali, ricco di spunti gothic-wave ("Calma affascinante", "Sabbia tra le mani", "Goccia di diamante"), techno (l'intro di "Illusione") e glitch pop ("Occhi scuri"), e con un cantato che ricorda a tratti Siria, a tratti Meg, a tratti i Lacuna Coil, alla ricerca di melodie efficaci che però, a volte, vengono forse trovate con troppa facilità. Bravissimi tecnicamente, ma la maggior parte dei brani non colpisce certo per originalità e ricercatezza, cosa che spicca soprattutto nei passaggi dalle strofe ai ritornelli, nei quali melodie e testi tendono a linearizzarsi e a diventare spesso banali, causa la ricerca della rima facile e comoda ("E poi" su tutte, degna di una Valeria Rossi).
Insomma, si ha la sensazione che nel disco i Morgane si preoccupino esclusivamente della qualità del suono e degli arrangiamenti (ottimi, non c'è che dire), tralasciando invece la ricerca di maggiore originalità nelle linee melodiche... dipende da dove vogliono arrivare: per serate nei pub e nelle feste paesane, ma anche per grandi palchi omologati come Sanremo; se invece puntano a creare qualcosa che davvero lasci il segno, c'è ancora da lavorare.
---
La recensione Sabbia tra le mani di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-06-08 00:00:00
COMMENTI