Bene, ma niente di nuovo.
Cimentarsi in un disco progressive non è per niente semplice, il rischio è di creare una sorta di tributo al genere o peggio ancora di sembrare totalmente anacronistici, però per questo c’è la scusante dell’incomprensione da parte del pubblico. Gli Alice's Mirror suonano e bene, però manca un vero spunto creativo. Dal disco si sente che di quella musica drastica e innovativa, che ha segnato profondamente ciò che ascoltiamo oggi, ne hanno macinata parecchia sotto la puntina dei loro giradischi, però il disco non ha quella spinta in più propria del genere in oggetto. Diventa purtroppo un accrocco di citazioni colte, c’è la psichedelia di floydiana memoria, i passaggi quasi ironici di “Lizard” dei King Crimson, le chitarre acustiche modello PFM, il prog incisivo e dinamico degli Alphataurus, uno sguardo ai Dream Theater, sperimentazioni bachiane come in “Contaminazione” de Il Rovescio Della Medaglia, richiami folk alla Jethro Tull.
Concludendo, non si può dire che “Through The Mirror” sia un cattivo prodotto, l’unica cosa sorprendente però è la qualità tecnica dei musicisti, è suonato bene e intensamente. La pecca più grossa è la mancanza di una spinta creativa in più per uscire dal rischio della forma “tributo”. Manca un effetto sconcentarte e inatteso, proprio, di quei dischi che hanno segnato il genere.
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La recensione Through The Mirror di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-04-26 14:48:43
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