"Futuro semplice" di Alberto Nemo non è un disco per tutti. E meno male!
Ci sono dischi che dopo un ascolto ti fanno venire la voglia di gridare: "Ma questo piacerà pure a mio nonno!" e altri (ed è questo il caso di "Futuro semplice" di Alberto Nemo) che, anche dopo il quinto, sesto ascolto ti suscita il pensiero: "Bello, bravo, bene bis ma a chi potrebbe piacere un simile lavoro?". Da questo piccolo/grande concetto parte perciò la nostra riflessione intorno al lavoro di Nemo. Un lavoro, bisogna dirlo subito, di altissima qualità, con un livello di produzione e, soprattutto, di arrangiamento ben sopra la media, nazionale e non. Eppure l'artista veneziano, se da un lato ci lascia stupiti per l'estrema eleganza che ad ogni piè sospinto "lascia" nel disco, dall'altro ci spiazza, perché comprendiamo a fatica il possibile pubblico di riferimento per una simile opera come questa.
E dire però che già la prima traccia, "Ancora", cantata assieme a Sephine Llo, è una traccia di squillante bellezza. Bellezza tuttavia che per essere fatta esplodere in tutta la sua possanza, ha bisogno di tempo e, soprattutto, di attenzione. Ecco, temiamo che in questo mondo così distratto e veloce, "Futuro semplice" rischi di cedere il passo a produzioni magari più immediati ma sicuramente di minore "peso specifico". Quindi il nostro consiglio, partendo proprio dalla bellissima "Ancora", è quello di prendervi tutto il tempo del mondo per ascoltare le armonie vocali di Nemo e Llo in questo pezzo e negli altri che compongono "Futuro semplice": chissà mai che la scoperta della "complessità in contrapposizione alla semplicità sempre e comunque" non vi spalanchi un, bellissimo, mondo nuovo.
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La recensione Futuro Semplice di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-03-31 08:41:01
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