Le favole della nostra infanzia in versione electro-dub, raccontate in un album originale e tutto da viaggiare.
Scorrendo la tracklist di un disco dal titolo “Fairytales in dub”, ci si potrebbe legittimamente aspettare di vedere frasi che inneggiano a Jah, parlano di piante miracolose, Babilonia o musica. E invece guardando i titoli dei sette brani del nuovo album di Pablo Raster, ci si potrebbe sorprendere a trovarsi davanti titoli come ’Alice In Wonderland’, ’Grasshopper and the Ants’, ’The Sword in the Stone’ o Peter Pan. Sono proprio le favole fondanti della nostra infanzia (o della nostra vita) a fare da originale materiale d’ispirazione per questo disco di electro dub strumentale. Del resto, di spunti per viaggiare con la mente e la fantasia ce ne sono abbastanza, sulla cresta degli echi senza spazio e senza tempo che caratterizzano la musica dub e che troviamo in dose massiccia in tutte le tracce, a percorrerle in ogni direzione e senza soluzione di continuità, disegnando paesaggi e tempi altri. Negli ampi panorami creati dall’eco, troviamo riddim dub e battiti in levare scanditi con prepotenza dalle tastiere, ma anche abbondanza di sequenze e riff di synth, a dare vita ad una texture decisamente elettronica con momenti che spesso trascendono i confini del dub. A distinguere “Fairytales in Dub” da tante altre produzioni electro-dub, però, è soprattutto la presenza di voci inaspettate; canti e melodie che ci permettono di perderci in mondi ancora più distanti, inseguendo le melodie esotiche di un flauto (’Puss in Boots’), quelle di un violino dal sapore orientale ’Peter Pan’, o il salmodiare arabeggiante del synth di ’The Fox and the Grape ’ Il curioso pretesto delle favole è in realtà il biglietto da visita di un album che ambisce a viaggiare su binari diversi, anche se paralleli, a quelli di buona parte delle produzioni reggae/dub. E ci riesce decisamente, facendo un buon compromesso fra canone e originalità e mantenendo un buon livello medio di scrittura e sound.
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La recensione Fairytales in Dub di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-04-18 22:58:45
COMMENTI (1)
Grazie di cuore per questa bellissima recensione del mio album. Nonostante viva da tempo lontano dall'Italia, il mio cuore è ancora lì ed è una gioia ed un onore essere recensito su Rockit. Specialmente quando la mia musica viene interpretata così come l'ho composta dai redattori. Grazie davvero, questa è una recensione che coglie appieno lo spirito con il quale ho composto e arrangiato questo album. A presto, speriamo. Grazie! :)