Avevo lasciato gli Imodium a “Nowhere”, ep che ho recensito (su queste colonne) due anni fa, apprezzandone compattezza e potenza sonora. Quella che ritrovo ora è una band profondamente maturata, che, in questo nuovo lavoro, dimostra inedite abilità nel mediare con gusto e passione la propria irruenza ritmica.
Ne sono splendide testimonianze “Nostrils”, “Do you know (and so)?”, “Cntr”, “Use rearview mirrors” e “Dn”, canzoni in cui gli Imodium corroborano le proprie (note) radici grunge con digressioni rock, spunti melodici ed ingerenze punk, facendole germogliare in un sound variegato e personale.
Il tutto per un’ora di musica intensa ed appassionata, arricchita dalla presenza della cover di “Facce sconosciute” (ripresa dal repertorio degli Angeli dell’ ex Negazione, Tax Farano): brano teso ed appassionato che si propone come unico episodio a non essere interpretato in lingua d’Albione e, vista l’ottima resa, fa ben sperare per future più consuete aperture all’idioma italico.
Un disco decisamente riuscito, “… and so: dodgem songs!” ed addirittura sorprendente, per chi (come me) conosceva questi Imodium come gruppo eccessivamente legato a schemi sonori rigidi e ripetitivi.
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