In un caldo agosto mi trovo ad ascoltare un disco dal respiro internazionale, "Safe & Unsound", è un po' come me in questa stagione che non possiamo definire proprio dell'amore: instabile con possibili temporali all'orizzonte, ma auspicabili schiarite. Si inizia proprio con il brano "Long cold summer".
"Safe & Unsound" è il contrario di quello che in italiano definiamo con "sano e salvo", un titolo per sottolineare una penna tagliente, che affronta molteplici temi, non proprio semplici. Il disco di esordio del cantautore March, assume contorni psicologici, osserva con sguardo antropologico e indaga le emozioni, tutte. La rabbia, la gioia, la tristezza, fino ad arrivare alla solitudine e al senso di inadeguatezza, "Safe & Unsound" è meglio di una seduta dall'analista. Non tocca che sdraiarsi e schiacciare play. Suggestioni che si lasciano cogliere, contenuti emotivi e note nostalgiche.
Quattordici brani, ( numero considerevole di singoli per un disco prodotto nel 2018) dalla patina melanconica e retrò, sonorità raffinate per un progetto intimista, che vuole donarsi a chi saprà apprezzarlo. Un pop che si ascolta volentieri, che lascia lo spazio giusto per farsi conoscere e riconoscere. Non più hit and run, ma che crea un varco per chi non ha fretta di consumare la playlist.
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