Hard-rock di maniera per i PROFUSIONE in "Metabolizzare"
La title-track, canzone che apre questo "Metabolizzare", è un'ottima cartina di tornasole per comprendere il lavoro dei PROFUSIONE. La band laziale infatti, in questo primo canzone, inserisce tutti gli elementi che la contraddistinguono: un suono hard-rock abbastanza ricercato ma anche abbastanza di maniera, una scrittura che non sempre appare matura e così tanto "ragionato" e, al contempo, quasi come un ideale contraltare, una sezione ritmica di prima qualità. Ecco, sta tutto qua il discorso artistico del disco, un disco che "non è compiuto" giustappunto perché questo conflitto tra qualità di scrittura medio-bassa, hard-rock "di maniera, troppo di maniera ma ineccepibile" e una sezione ritmica talmente ben rifinita, studiata e di qualità da far impallidire anche le produzioni di grido degli ultimi anni. Quindi, per riassumere ancora più semplicemente il nostro pensiero, se fossimo davanti ad un gioco di ruolo, avremmo davanti un personaggio con statistiche squilibrate: magari 50 punti a forza ma, incredibilmente, solo 10 a vitalità e 20 a difesa. Un protagonista quindi che potà andare facilmente in balia degli avversari ma anche "sbriciolarli" con un solo colpo ben assestato (evidentemente di batteria). Detto questo, con evidenti richiami ai Queens of the Stone Age, i PROFUSIONE realizzano un buon disco, con pregi evidenti e difetti, almeno per ora, incolmabili.
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La recensione Metabolizzare di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-04-10 08:44:44
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