Un collettivo che si fonda su sperimentazione e improvvisazione cosciente. OdisseAlea è una proposta musicale fuori dal tempo, volubile, gassosa, che si basa su radici forti e vite dedicate alla musica. Progetto nato da un’idea di Piertomas Dell’Erba (sax tenore e sintetizzatori) e Leonardo De Rose (basso), nel disco accompagnati da Carlo Montuoro (batteria e percussioni), è condizionato da approcci, tecniche e percorsi diversi, affascinanti, all’insegna del buon gusto.
“Transition”, diviso in undici tracce, potrebbe esser letto come una gigantesca suite da un’ora, dove i temi principali vengono scomposti e ricomposti, mantenendo un approccio originale e particolarmente interessante. Chiaramente non si sta parlando di forma canzone o hit da classifica, ma ciò probabilmente si era già intuito nell’incipit. Ci muoviamo nel macroambito della musica progressive, con influenze che arrivano dalla ispirata psichedelia dei canterburiani Soft Machine, dal jazz scandinavo, dalla musica ambient e dal post-rock. Le tracce sono ricche di momenti di climax, a tratti, cinematografiche. I giri di basso totalmente ipnotici, il sax di Dell’Erba, conturbante e caldissimo.
Un disco decisamente interessante per la qualità compositiva e strumentale del trio. Sicuramente non mainstream, ma ciò non è una colpa, anzi, tutto il contrario. Sarà banale e retorico, ma non scontato, ribadire che, nascosti negli anfratti tetri di piccoli locali dove i proprietari credono ancora in un apporto musicale di qualità, esistono artisti che, con dedizione e buon gusto, hanno il coraggio di incidere, nonostante il mercato, prodotti di pregio, consapevolmente al di fuori delle “regole”. Questo ne è un esempio.
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