Musica ideale per uno Zelda. Forse meno per un disco intero.
"Music in absence of obstructions" è un gran bel titolo e molto belli sono anche i 2.38 di "Bless", la canzone che giustappunto apre l'album di Bruno Exp: suoni curati, atmosfere fiabesche e certo una grande attenzione per la composizione ne fanno un'ottima canzone strumentale che sembra quasi tratta da una OST di un capitolo x di The Legend of Zelda.
Naturalmente, al di là che per ogni videgiocatore che si rispetti quanto detto prima rappresenti un naturale "colpo al cuore", passati i già citati primi minuti di questo album i difetti vengono al pettine. Già, perché si parlava dell'atmosfera fiabesca giusto? Beh, ecco, quella c'è anche nel prosieguo, peccato però che non porti mai davvero da nessuna parte ma rimanga sempre un po' lì ferma "a guardarsi i piedi" piuttosto che a mettersi in viaggio.
E dire che Bruno Exp è un compositore di lunga data e ha dimostrato, anche in questo disco, di saperci fare con gli strumenti. Insomma questo "Music in absence of obstructions", al netto del titolo riuscito, non convince appieno e rimane sempre un po' sfumato, anzi fuori fuoco. Così come nei giochi moderni, consigliamo un "photo-mode" più accurato da parte di Bruno Exp: perché di cose da fotografare, in quello che ci ha fatto sentire qui, ce ne sono e ce ne sono assai.
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La recensione Music in absence of obstructions di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-01-02 09:00:00
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