Sulle orme dei QOTSA dalla Sardegna: ancora una volta i Desert Hype realizzano un grande disco
Sentivate la mancanza di un bel disco solido stoner di una band italiana? Beh, la vostra attesa è finalmente finita! Merito, ancora una volta, dei Desert Hype che con questo loro nuovo disco, "Samufire" (che titolo, signori, che titolo) si confermano, ancora una volta, come "gli aspiranti QOTSA dalla Sardegna" in pectore. Tuttavia, al di là di queste semplificazioni, il disco dei cagliaritani è molto complesso e denso e, rispetto ai precedenti, si segnala per una maggiore cura delle registrazioni che ci consegnano perciò un lavoro importante anche dal punto di vista delle atmosfere in grado di evocare. Poi, certo, c'è la pacca di sempre: basta ascoltare la traccia numero due oppure lasciarsi abbracciare dalla title-track, la terza canzone, che esplode come una mina durante il nostro ascolto. Eppure, nonostante la componente stoner sia sempre predominante, in "Samufire", entrano in gioco anche altri elementi, soprattutto dal punto di vista degli arrangiamenti che, a questo giro, si fanno più complessi e di maggiore impatto. "Last Minuteman", per esempio, nella sua semplicità di base, in realtà è una bella cavalcata, molto tirata, con qualche incursioni virate al lato più sperimentale del "desert-rock" dei Sardi. Insomma, ancora una volta, i Desert Hype non deludono: bravi, bene, bis!
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La recensione Samufire di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-04-17 08:17:11
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