Hanno vinto Arezzo Wave e il premio Città di Recanati per la canzone d'autore.
Hanno talento e fascino. Le loro esibizioni live “sono come un video-clip dal
vivo”. Immaginando una scala a pioli i loro testi sono uno, due, tre gradini da
terra. E se ci sali, ti accorgi che la scala non ha appoggi. Non è facile stare
in equilibrio lassù. Però inebria. Ha qualcosa di dannato e perduto, di certo
poetico. “vivo nel potenziale/ nella mancanza/ nell'attendere/ una tensione/un
embrione/ desiderare”. Sono i Quarta Parete. Da Bari. Chitarra basso e batteria,
fluidi e sbilenchi, a loro modo perfetti nel seguire i capricci e gli scarti
vocali dei 2 bravissimi front-man: Fabrizio e Roberta. Mi rendo conto che sto
trattando questo cd come se fosse un live, e in un certo senso lo è. Davvero. Nel
senso che è così visionario da superare la fisicità dell'artefatto cd per aprirsi
su soffitte di fiammeggianti misteri. Già. Immagini forti e delicate, come un
carillon sanguinario dimenticato in qualche angolo, che si copre di polvere
nell'attesa della prossima vittima. Una voce maschile che rincorre una voce
femminile, o viceversa. In bilico tra recita, lamento e filastrocca. Chitarre
noise in evidenza (vedasi in Collassando ) e basso e batteria tra il
martellante e il suadente. Non mancano campioni ed effetti voce. Che paragoni
potrei tirarvi in ballo? Parlando della loro esibizione ad Arezzo Wave, avevo
citato la visionarietà di Tim Burton e usato termini come “dark noir
psichedelico”. In linea di massima la definizione può reggere. Anche se ascoltando
il cd, viene facile l'accostamento anche con alcuna teatralità in stile CCCP
(lampante in tutto e per tutto, quasi troppo direi, in La chimica è vita
). Non male anche le nevrosi della traccia nascosta e di Ai cari genitori
(molto “electro art acustic”…). Un lavoro piacevolmente raccolto su stesso,
quindi. Una mezz'ora abbondante di assaggio della grazia dei Quarta Parete. In
attesa che il loro teatrino malconcio giunga dalle vostre parti, l'ultima parola
la lascio a loro: “I testi delle canzoni parlano di noi, dei nostri moti d'animo,
del nostro sentimento quando è piccolino e ci vergognamo di raccontarlo. Allora lo
urliamo forte e lo ostentiamo.”. Con un augurio: che ci siano ancora cuori così
sensibili da venirne affascinati
Splendidamente curate registrazione e
grafica del cd.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.