A metà strada tra la tracklist di un Fifa qualsiasi e uno streaming da un club a caso su internet: Extra è un gran calderone
"Extra", l'album dei Lester, Nowhere è un gran calderone di stili, echi e rimandi differenti, una specie di macro-silloge che si pone esattamente a metà strada tra una playlist ispirata alle colonne sonore di Fifa e una diretta in streaming da un club pettinato. Da queste coordinate appare evidente come il lavoro dei pratesi sia oltremodo interessante e suoni così tanto "contemporaneo", come del resto già ci eravamo accorti per il precedente "Groove Marauders 2", di cui avevamo parlato qui. Rispetto però al "capitolo uno" ora i Lester. Nowhere paiono ancora più centrati nella loro totale mancanza di centro: infatti la loro cifra stilistica è quella di non avere un'anima "propria" ma di essere somma di più stili, di più influenze, di più influenze intrecciate fra loro. Se fossimo studiosi della letteratura scomoderemmo "la mente colorata" che Pietro Citati affibbia a Odisseo ma essendo ragazze e ragazzi che escono la sera, ci sentiamo molto più agio nei ritmi morbidi e avvolgenti di "I Tole Ya", la terza traccia, con quell'atmosfera vagamente da club che ci piace tante e che ci fa venire, immediatamente, sete. Se "Groove Marauders 2" era più affilato e, diciamo così, rapido, qui i toscani si prendono tutto il tempo del mondo e questa sensazione di relax si espande per tutto l'album: ecco perché se è un disco perfetto per la notte, "Extra" va benissimo anche per un tramonto di primavera. Magari con un libro di Citati nella tasca della giacca no?
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La recensione Extra di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-04-17 08:28:00
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