Underdog è un progetto aperto e visionario che mescola classico e sperimentale. "Zeno" è un album a tratti psichedelico, a tratti d’elite, a tratti senza pensieri. Gli Underdog scelgono un tema ed ogni brano è una tranche di colonna sonora. Ci sono musica, voce e suoni, che da un ordine confuso-onomatopeico si sincronizzano in armonie in bilico tra accompagnamento enfatico ed emozione leit-motiv. Tra Hamburg e Roma, alzano il sipario su un jazz-cabaret sperimentale che non risparmia ironia fantasia e spregiudicatezza. La grande forza è l’improvvisazione, di matasse imprevedibili, jazz con ‘assoli’ rock funky tex-mex. Creano sacche in cui i diversi elementi prendono il sopravvento: la cavalcata repentina del piano, o la sua danza rhytm’n’blues, gli scat liricheggianti della talentuosissima Basia, alternati ai suoi rantoli rockeggianti, la voce all’elio-rock del bassista Diego Pandiscia, piuttosto della diamonica, o un trombone… Nell’atmosfera di esitazioni di sirene isteriche e dissonanze gioco-elettroniche di vibrafono e sintetizzatore. Come se da una noia periferica si affacciassero finestre piene di bellezza e angoscia. Come quando si cammina per strada e dall’interno delle case ‘si rubano’ canti o suoni che forse sono segreti. Underdog bandisce la banalità, e sconvolge i canoni usuali di ascoltabilità e gradevolezza, e ciò rappresenta insieme il suo potere e il suo pericolo. Ovvero: l’improvvisazione diverte, dal vivo non li voglio perdere, ma personalmente credo non sia un album da tutti i giorni, il suo tono disarmonico-delirante dev’essere assorbito e diluito nel tempo. "Like people", la traccia che assomiglia di più a una canzone (e a una canzone dei Blonde redhead), è quella che risulta a lungo tempo la meno ‘uditivamente’ stressante. Underdog: da scoprire non perdere di vista e amare.
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La recensione Zeno di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-03-19 00:00:00
COMMENTI (4)
boia deh...scopertona! bellissimi davvero
bravissimi e confermo che Basia dal vivo ha una voce stupenda...
non solo jazz...prog, psichedelia, twee, dal vivo sono una forza!
E Basia ha una voce da mozzare il fiato...
:) :) :)
molto molto meritevole, forse da prima scelta per le tante stranezze. Indie-jazz!