Un ep ricco di spunti e di idee realizzate con cura del dettaglio, ma con riferimenti troppo netti ad altri artisti.
La passione dei Divide By Zero per le sonorità oscure della new wave sembra non essere mai finita. Lo confermano le cinque tracce di "Dreams of the City" e un approccio carico di enfasi e di influenze d'oltremanica.
Da un punto di vista musicale, la band ravennate dimostra una buona crescita e una certa maturazione: l'ep è ricco di spunti interessanti, di suoni particolarmente curati e di idee realizzate con cura del dettaglio. Un’accuratezza che rende la loro proposta non priva di fascino, soprattutto per la capacità di lasciare un segno del suo passaggio: spiccano in questo senso il ritornello di “(We Are in the) Dreams of the city”, l’energia ricca di trasporto di “Come break me” e le melodie malinconiche di “Second Story Sunlight”.
Rimane tuttavia da chiedersi fino a che punto i riferimenti ad altri artisti possano continuare a delineare in maniera così netta il percorso di una band che, per crescere ancora, deve tentare con più convinzione di percorrere una strada propria.
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La recensione Dreams of the City di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-02-12 09:00:00
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