Il synth post rock degli Oblomov torna a portarci nella loro bolla artistica.
A tre anni dal primo disco "Multiexit", gli Oblomov tornano a farsi sentire senza aver perso quel sound che ci aveva interessato allora.
Il duo italo/russo riporta la loro visionaria esperienza musicale (perchè solo di esperienza si può parlare quando si tratta di loro) con un'importante attenzione a tutti i singoli elementi, sia nei live che a livello discografico come in questo caso.
Il loro synth post rock non ha perso forza in questi anni ma anzi si ripropone con la stessa cura nell'utilizzo dei suoni e con la stessa ricetta che era sta apprezzata al loro debutto: la voce chiara ed evocativa del duo si intreccia al sottofondo musicale diventando un tutt'uno con il soundscape digitale e sviluppando il tanto diverso quanto compatto binomio che ha fatto la fortuna del genere. La loro esperienza musicale sembra arrivare da lontano, portando l'efficacia vocale degli anni d'oro del rock irlandese insieme alla sperimentazione sonora scandinava, ma l'internazionalità del loro stile è solo un dettaglio.
"Emotional Garbage" è sicuramente più evoluto rispetto al primo lavoro del duo, interamente composto da inediti e senza il bisogno di dover sottolineare illustri collaborazioni per essere presi sul serio. Il concept onirico e artistico rimane ancora un punto di riferimento del loro modus operandi e la serietà con cui si pongono nei confronti della propria arte porta gli Oblomov ad un livello superiore, dando un valore aggiunto all'ascolto.
L'esperienza musicale degli Oblomov è il segno dell'evoluzione del nostro panorama musicale ed un'ottima notizia per tutti.
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La recensione Emotional Garbage di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-05-19 18:34:11
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