Nada: stupisce ancora una volta accorgersi che la qualità resista sempre allo scorrere del tempo.
È un momento difficile tesoro. Lo ripete in loop Nada nel primo brano che dà il titolo e apre il suo nuovo lavoro discografico. Produttore del neonato album della cantante toscana è John Parish, che lavorò a suo tempo anche con PJ Harvey, Eels o gli Afterhours nell'ormai storico “Ballate per piccole iene”. Parish aveva già lavorato con Nada in “Tutto l’amore che mi manca” nel 2004, e le stesse atmosfere di quel disco che ho amato molto ritornano contrassegnate da una rinnovata energia. Stupisce ancora una volta accorgersi che la qualità delle cose resista sempre allo scorrere del tempo.
Immancabili anche in questo nuovo lavoro parole scelte con cura, come in “All’ultimo sparo” in cui l’importanza di queste tenti di prendere il sopravvento sulla melodia, non riuscendoci e ritrovandosi avvolta in un ritornello travolgente. La firma inconfondibile di Parish ritorna in “O madre” in cui oltre alla voce, perfetta anche senza il bisogno di dover sottolineare l’età anagrafica di Nada, si trovano perfetti anche gli arrangiamenti. Probabilmente questo il pezzo più significativo di tutto l’album. “Dove sono i tuoi occhi” e “Due giorni al mare” sono tessuti sinuosi, anche se scivolano sulla pelle più lentamente e con meno facilità del resto dei brani. Ascolti meno facili, come giusto che sia in un lavoro compiuto come questo.
In “Stasera non piove” difficile resistere alla bellezza di una voce e di un carisma forte di decenni. Colpisce come generazioni comunque distanti nel tempo siano in grado di dettare legge con la medesima carica di sempre, come se non fosse trascorso un minuto di più dal loro esordio. Chi in questo periodo è spaventato dalla produzione della scena nostrana si sentirà sicuramente rinfrancato da un’uscita dirompente come questo disco. È un momento difficile tesoro. Una frase che potrebbe far brillare gli occhi a tutti i detrattori della musica italiana attuale. A parte gli scherzi è davvero bello rendersi conto che per fortuna, qualunque cosa accadrà, il tempo, con il suo setaccio spietato, saprà dividere ciò che conta da ciò che è cosa passeggera ed effimera. In pochi, pochissimi oggi, della generazione di Nada, ma si potrebbe allargare il tutto sino a molti degli sbarbati attuali, sono e saranno in grado di resistere alla decadenza temporale delle cose. Nada, per esempio, è una delle poche ancora capace di viaggiare “contro il tempo che frena ogni sentimento”.
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La recensione È un momento difficile, tesoro di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-01-22 09:05:00
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