"Se la sofferenza è arte, ognuno di noi può essere artista"
Malinconico e confidenziale, l’ultimo disco di Federico Gentile, in arte Rycott, è decisamente un buon lavoro. Definito dall’artista “un tributo all’arte della sofferenza”, dà spazio a una contrapposizione tra beat scuri e serrati e melodie intime e speranzose, con una vena quasi ironica. Un album che si infila di diritto nel mondo della intelligent dance music, è ricco di sfaccettature ed influenze: ritroviamo ritmiche trip-hop, downtempo, drum&bass, situazioni ambient e introvert, field recordings e voci spiritate.
“LWYD” è un disco da ascoltare tutto d’un fiato, intenso e potente. I brani son ben strutturati nonostante sembra quasi composto di getto, come se ci fosse una particolare consapevolezza, in una sorta di sperimentazione emotiva.
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La recensione LWYD di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-03-07 00:00:00
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