HYPE AURA ci conferma quello che già sapevamo dei Coma_Cose
Il primo disco è come la nascita di un figlio: c'è l'entusiasmo dell'avventura inziale, la gestazione che va avanti per mesi e poi un parto, per portare alla luce qualcosa di bello, far conoscere a tutti il nuovo e la speranza che si rinnova.
E' quello che hanno provato a fare i Coma_Cose qualche giorno fa, quando finalmente è uscito il loro primo album ufficiale dal titolo HYPE AURA, che sulla copertina vede Fausto Zanardelli, alias Fausto Lama, e Francesca Mesiano, alias California, abbracciarsi, in un gesto di affetto reciproco ma rivolto al loro pubblico, con cui hanno ballato sui più svariati palchi d'Italia, dal concept EP "Inverno Ticinese" uscito ad ottobre 2017, a Post Concerto nel marzo 2018.
HYPE AURA è la conferma definitiva di quello che i Coma_Cose hanno portato nello scenario musicale italiano con il loro arrivo: un cantautorato 3.0 che si crea con ingredienti molto lontani tra loro ma che magicamente riescono a far funzionare: l'amore per il rap che si fonde con il patrimonio musicale del vecchio cantautorato italiano per poi unirsi alla cultura underground della nuova Europa.
In HYPE AURA si captano anche sfumature più pop rispetto al passato: tracce come Mancarsi o Granata hanno tutti i presupposti per essere brani perfettamente radiofonici; non mancano i riferimenti al passato, il loro, come la dolce Venere di Rimmel citata in Squali, "il rave alle Colonne" e "l’affitto, l’affetto, la fotta" in S.Sebastiano, marchi di fabbrica testuali che sono stati ritornelli cantati in loop.
Il complemento di luogo è passato da statico a dinamico: si parte sempre da Milano, da Via Gola e si passa anche da Gioia prima di Centrale ma si va anche lontano, fuori dalla città, in mezzo all gente, alla società, "I ponti sono fatti per buttarsi, mica per metterci i lucchetti", senza smettere di raccontarsi "Ma ci pensi mai a noi due, agli sbagli, a chi ci ha preso in giro, agli sbalzi d’umore che ci causano drammi, che schifo avere vent’anni, però quant’è bello avere paura".
HYPE AURA è il prolungamento di un progetto che ancora deve conlcudersi e che ha ancora qualcosa da raccontare, un modo per mettere in fila tutto quello che è successo dal 2017 ad oggi, traccia dopo traccia, con la gratitudine per chi c'è sempre stato, sin dall'inizio.
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La recensione HYPE AURA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-03-21 13:00:00
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