Ensi si conferma come uno tra i rapper più versatili in Italia, oltre che un grande conoscitore del genere.
Ensi è uno dei nomi di spicco quando si parla di rap torinese e da battaglia, una buona metà di questo "Clash" ce lo ricorda senza problemi: beat di gusto, tante rime e una presa di posizione netta. "Se fai rap in playback non è rap, tipo" ("Deng Deng") è la più memorabile, ma non ne mancano altre; basta pescare dai due freestyle sparsi nel disco o dalla tripletta con cui l'album si apre. Una carica e un carisma che sono quelli del professionista.
Nonostante questo, Ensi ci tiene da sempre a smarcarsi da questa idea, così il disco non è soltanto rime da battaglie. "Thema Turbodiesel", "Rat Race", "Fratello mio", "Complicato" sono tutti brani che segnalano una maturazione - le cui avvisaglie erano state già sentite in "Rocksteady" e "V" - inedita per il rapper di Alpignano. "Si vis pacem, para bellum" dicevano gli antichi, così un disco che inizia cercando lo scontro si conclude con un malinconico sax e una riflessione più che personale. Un equilibrio, quello tra studio e freestyle, tra spacconeria e fragilità, tra rap e canto, che confermano Ensi come uno degli MC tra i più versatili in Italia, oltre che un grande conoscitore del genere. Molto bene anche gli ospiti: pochi ma calibrati. Probabilmente il disco più rappresentativo per il 33enne ormai di stanza a Milano.
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La recensione CLASH di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-02-25 09:00:00
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