Venature dark ma anche anima pop: l'elettronica dei March Division è interessante. Molto interessante
Basterebbe anche solo "Bleeding Star", la terza traccia di questo "Rain Empire" per farci dire che sì, il disco dei March Division è interessante e si lascia ascoltare ancora e ancora e ancora. Partiamo da questo presupposto per dirvi che sì, il lavoro della band lombarda, ormai "in pista" da diversi anni, è, ancora una volta, di ottimo livello, con una capacità, abbastanza unica nel panorama italiano, di suonare credibile e autorevole anche in un genere come l'electro-rock, abbastanza indigesto per i nostri gruppi. Già perché i lombardi, e canzoni come "People" o "The last call" sono lì a confermarlo, si segnalano soprattutto per una capacità fuori dal comune di arrangiare i pezzi, arrangiarli in grande stile, con un livello di produzione molto alto. Questo rende "Rain Empire", come abbiamo accennato poco sopra, un album interessante e che dà la sensazione, praticamente in ogni ambito, di essere curato e realizzato con attenzione. Poi certo, non tutto funziona. Ad esempio alla lunga ci si accorge di come il lavoro dei March Division sia, in realtà, molto più legato al manierismo del genere più che ad una sincera "ispirazione" (non che non siano sinceri in ciò che fanno ma, diciamo così, la forma sopravanza sempre la sostanza) e, soprattutto nella parte finale, il disco cala un po' di qualità. Tuttavia, nonostante questi difetti, piuttosto evidenti, il lavoro della band è ottimo: ecco perché non ci stancheremo di ascoltarlo e ascoltarlo ancora e ancora e ancora.
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La recensione Rain Empire di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-04-28 08:02:55
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