I Dahlia sono un gruppo prezioso e raro: ascoltatelo bene questo "Hybrid Essence" perché ne vale veramente la pena
Già con "Amor" le coordinate di questo "Hybrid Essence" si dipanano chiaramente di fronte all'ascoltatore. Siamo infatti alla presenza di una band, i Dahlia da Roma che, non abbiamo paura di dirlo, sono uno dei più fulgidi esempi di cosa voglia dire avere la capacità di fondere il cantautorato-pop con ritmi ora etnici ora elettronici, sulla scia dei Mokadelic, giusto per capirsi. Il riferimento ai Mokadelic non è peregrino in quanto gli stessi Alessio Mecozzi e Cristian Marras hanno collaborato per la realizzazione di questo disco. Un disco giustappunto denso e ricco di spunti che partano da "Amor" e arrivano a "Malinconia", l'ultimo pezzo e il nostro preferito. Non ci sarebbe infatti modo migliore per esprimere i sentimenti che questo album ci dona se non citando direttamente proprio la canzone che "lo chiude". Qui la componente soul della voce di Arianna Colantoni esplode letteralmente e poi ci pensano Mario Ferro e Giordano Treglia a dargli un degno, anzi degnissimo sottofondo sonoro. Ecco allora che la dimensione da club entra con decisione in un mondo rarefatto e intimo portato dal cantato: questo "matrimonio degli opposti" per noi brilla di un fascino oscuro che ci fa veramente apprezzare molto questo "Hybrid Essence" . Con pezzi come "Marrakech" o "Hypnotica" la qualità del disco è sempre molto alta e ve lo consigliamo senza se e senza ma. Che voi siate dei clubber o dei tizi più timidi non dovete avere paura: i Dahlia suonano (anche) per voi.
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La recensione Hybrid Essence di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-05-04 08:59:13
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