La disco ai tempi del buongiornissimo: gli Egokid ci fanno ballare sul disagio del mondo.
“I profili dei fascisti sono pieni di gattini”. Se un alieno appena sbarcato sul nostro pianeta, oppure un terrestre arrivato con la macchina del tempo da qualche epoca remota, chiedesse un riassunto semplice e divertente di cosa sta succedendo da queste parti, potremmo dargli il nuovo album degli Egokid. Cominciando proprio dalla title-track, “Disco Disagio” sbandiera senza pudore tutto il disagio – appunto – di questi tempi assurdi. I buongiornisti, i benaltristi, i ministri-influencer e tutti i personaggi grotteschi che ci circondano nella vita reale, in quella virtuale, in quella politica, i rapporti umani veri come l'aloe, la vita e l'amore autentici come talent show... Il tutto raccontato dal sestetto capitanato da Diego Palazzo nell'unica maniera possibile: ballandoci su. Cassa in 4, melodie ad acchiappo rapido che sembrano uscite dai ricordi delle vacanze anni ottanta, edonismo glitterato da fine (finto) impero come se fossimo a una festa organizzata da Amanda Lear con Battiato alla postazione del DJ.
L'alieno o il terrestre d'altri tempi sarà divertito ma potrebbe pensare che sia tutto uno scherzo, sono davvero così gli anni 10/quasi 20 del terzo millennio? Sì. C'è di buono che è ottimo materiale per tragicommedie musicali. D'altronde “soltanto il peggio ci può ispirare”.
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La recensione Disco Disagio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-04-01 00:02:00
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