Human Tapes Childhood 2018 - Elettronica, Lounge, Nu jazz

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Commistione di funk, jazz, breakbeat ed elettronica, la musica di Human Tapes è una strada diritta che tocca tutti i mondi.

L'immaginario stereotipato della musica napoletana è quello di un chiasso sguaiato, fatto con strumenti in legno e cimbali suonati con le mani, la tarantella infinita che in realtà ha già stancato dopo 30 secondi.

Human Tapes, progetto di Raffaele Fogliamanzillo, è sì napoletano ma con quell'immaginario folk tradizionale non ha nulla da spartire, anzi se si cercasse un mondo musicale esattamente agli antipodi, si penserebbe al suo, quello dello slow beat, del trip-hop, un suono internazionale fatto di note sintetizzate e filtri analogici, di campionature ricercate.

"Childhood" si intitola questo album e contiene 13 tracce di musica elettronica introspettiva e davvero ben pensata, nella quasi totalità delle parti strumentali si fondono jazz, funk, elettro, afro, breakbeat e trip-hop, con un alternanza studiatissima, che non annoia mai. Human Tapes in questo lavoro suona tutte le chitarre e produce i beats, i pochi accenni di testo vengono quasi sempre da una voce femminile, a volte tratta in maniera robotica come nella liquida "The Sea Around Us", in altre solamente ovattata per limarne ogni asperità e farla adagiare sui battiti spezzati della titletrack "Childhood" e della bella "In My Darkness".

L'attitudine di Human Tapes è il sogno in musica, le sonorità calde e cullanti avvolgono come una coperta e rassicurano, in questo disco la giovinezza è raccontata ad immagini in penombra e le mani che si muovono sui tasti dei synth sono come le carezze di una madre, confortanti.

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La recensione Childhood di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-05-30 21:35:00

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